Molte persone intraprendono un percorso di counseling o terapeutico con l’intento di crescere, evolvere e guarire da vecchi traumi, desiderando una connessione più profonda con se stesse e con gli altri. Tuttavia, può accadere che, nonostante l’impegno, non si riscontrino i progressi sperati. Questo articolo esplora le possibili ragioni per cui il counselling o la terapia potrebbero non portare ai risultati desiderati e offre spunti di riflessione per chi si trova in questa situazione.
1. La dipendenza dal terapeuta
La relazione terapeutica dovrebbe essere un mezzo per acquisire strumenti utili all’autonomia personale. Tuttavia, in alcuni casi, si può sviluppare una dipendenza emotiva dal terapeuta, dove il paziente si affida completamente al professionista per ogni decisione o emozione. Questo può ostacolare la crescita personale e l’indipendenza emotiva.
Segnali di dipendenza:
- Difficoltà a prendere decisioni senza consultare il counsellor o terapeuta.
- Ansia o disagio tra una sessione e l’altra.
- Percezione che solo il counsellor possa comprendere o aiutare.
È fondamentale riconoscere questi segnali e discuterne apertamente con il professionista per riorientare il percorso verso l’autonomia.
2. Mancanza di sintonia con il praticante
La relazione tra paziente e counsellor o terapeuta è cruciale. Se non si sente una connessione o se ci si sente giudicati o non compresi, è probabile che l’intervento non sia efficace. La fiducia e la comprensione reciproca sono alla base di un percorso fruttuoso.
3. Resistenza al cambiamento
Il cambiamento può essere spaventoso. Anche quando desiderato, può suscitare paure e resistenze inconsce. Queste resistenze possono manifestarsi come blocchi nel percorso di crescita. È importante affrontare queste paure con il terapeuta per superarle insieme.
4. Approccio non adatto
Esistono diversi approcci e non tutti sono adatti a ogni individuo. Se dopo un periodo ragionevole non si notano miglioramenti, potrebbe essere utile considerare un cambio di approccio o praticante.
5. Esperienza del professionista
Un counsellor o un terapeuta con esperienze simili alle nostre può offrire empatia e comprensione, ma potrebbe anche avere difficoltà a mantenere l’obiettività. Al contrario, un counsellor o un terapeuta senza esperienze simili potrebbe offrire una prospettiva più neutra, ma potrebbe non comprendere appieno alcune sfumature emotive. È importante valutare quale tipo di supporto si adatta meglio alle tue esigenze.
6. Dinamiche relazionali complesse
A volte, si possono sviluppare dinamiche emotive intense tra paziente e counsellor o terapeuta, che possono interferire con il processo terapeutico. È essenziale essere consapevoli di queste dinamiche e affrontarle apertamente per garantire un percorso efficace.
7. Altri fattori da considerare
- Aspettative irrealistiche: Attendersi risultati immediati può portare a delusioni.
- Mancanza di motivazione: Senza un reale desiderio di cambiamento, la terapia può risultare inefficace.
- Fattori esterni: Stress, problemi familiari o lavorativi possono influenzare il percorso terapeutico.
Quando considerare di interrompere la terapia
- Dopo un periodo prolungato, non si notano miglioramenti.
- Si avverte una costante insoddisfazione o disagio durante le sessioni.
- Si percepisce una dipendenza dal terapeuta senza progressi verso l’autonomia.
In questi casi, è consigliabile discutere apertamente con il terapeuta e valutare insieme le opzioni disponibili.
Conclusione
Ogni percorso terapeutico è unico. Anche quando ti sembra che una terapia o un percorso non abbia funzionato, non è mai stato tutto inutile. Ogni esperienza porta con sé un insegnamento, anche se piccolo. Ogni terapeuta o counselor che hai incontrato ti ha lasciato uno strumento, una lente, una parola che — se osservi bene — può servirti. Forse non ti ha “risolto”, ma ti ha mosso. E se senti che “nulla ha funzionato”, può essere utile chiederti: che ruolo ho avuto io in questo processo? Cosa mi aspettavo? Cosa non ero pronto a vedere?
A volte, il cambiamento avviene più tardi, quando metti insieme i pezzi raccolti nel tempo. E quei pezzi, anche se ora ti sembrano scollegati, sono già parte del tuo percorso di crescita. L’importante è continuare a cercare ciò che funziona meglio per sé, mantenendo sempre al centro il proprio benessere e la propria autonomia.