Negli ultimi mesi ho letto con interesse un articolo pubblicato su Nature intitolato “The usefulness of ChatGPT for psychotherapists and patients”. Gli autori hanno analizzato come strumenti di intelligenza artificiale, come ChatGPT, possano essere utili sia per i terapeuti che per i pazienti nel percorso di conoscenza personale e di benessere emotivo.
Quello che è emerso è che l’IA può offrire supporto tra una sessione e l’altra, aiutando le persone a riflettere, a scrivere i propri pensieri e a monitorare il proprio umore. Naturalmente, gli autori sottolineano che l’IA non può sostituire il contatto umano profondo di un percorso terapeutico. Ma può essere uno strumento accessibile e immediato per chi vuole conoscersi meglio o per chi, in certi momenti, non ha la possibilità di lavorare direttamente con un professionista.
Vediamo insieme come può aiutare davvero.
L’IA come supporto alla riflessione personale, journaling e monitoraggio dell’umore
Journaling significa scrivere liberamente pensieri, emozioni, riflessioni quotidiane. È uno strumento potentissimo per aumentare la consapevolezza di sé.
Con l’aiuto di un’intelligenza artificiale, il journaling può diventare ancora più efficace: ChatGPT può stimolare domande, aiutarti a vedere schemi nei tuoi pensieri, o anche solo ascoltarti quando hai bisogno di esprimerti senza giudizio.
Anche il monitoraggio dell’umore diventa più semplice: puoi usare l’IA per tracciare come ti senti giorno dopo giorno, individuando pattern che da solo magari non noteresti.
Alcune domande che puoi fare all’IA per iniziare:
- “Oggi mi sento triste. Mi aiuti a capire da cosa potrebbe derivare?”
- “Vorrei riflettere su cosa mi ha reso felice questa settimana. Mi puoi guidare?”
- “Come posso affrontare un senso di solitudine che sento oggi?”
- “Mi aiuti a identificare i pensieri negativi che sto avendo?”
- “Quali piccoli obiettivi potrei darmi per migliorare il mio umore?”
I limiti dell’Intelligenza Artificiale (e perché il lavoro umano resta fondamentale)
Anche se l’IA può essere un ottimo alleato, è importantissimo essere consapevoli dei suoi limiti.
- Mancanza di empatia autentica: ChatGPT può simulare l’empatia, ma non prova emozioni. Non può “sentire” davvero quello che vivi.
- Risposte generiche: A volte può dare consigli troppo standardizzati, che non colgono la tua unicità.
- Non sostituisce il processo terapeutico profondo: L’elaborazione di traumi, emozioni complesse e dinamiche relazionali richiede un percorso fatto di presenza, ascolto empatico e interventi personalizzati, che solo un professionista può offrire.
- Rischio di autoinganno: Lavorare solo con l’IA può portarti a rimanere in una zona di comfort, senza affrontare davvero ciò che fa male.
Esempio pratico:
Se chiedi “Perché sto sempre male nelle relazioni?”, ChatGPT ti può aiutare a esplorare schemi generali, ma non potrà sostituire il lavoro delicato e profondo di ricostruzione emotiva che fai con un coach o counsellor.
Come possono collaborare IA e professionisti
La vera forza sta nella collaborazione.
L’IA può essere usata:
- Tra una seduta e l’altra per favorire la continuità del lavoro.
- Per aiutarti a prepararti agli incontri con il tuo terapeuta, riflettendo prima su cosa vuoi portare nella sessione.
- Per esercitarti su abilità apprese in terapia, come la ristrutturazione dei pensieri negativi.
- Per avere uno spazio sicuro immediato dove parlare anche nei momenti in cui non puoi contattare subito il tuo terapeuta.
Guida pratica: come usare l’IA per esplorarti
Ecco 10 aree importanti da esplorare con ChatGPT, con suggerimenti pratici:
1. Identificare emozioni nascoste
Domande da fare:
- “Mi aiuti a esplorare che emozioni sto provando adesso?”
- “Quali emozioni potrebbero esserci dietro la mia rabbia?”
Goal: aumentare la consapevolezza emotiva.
2. Indagare credenze limitanti
Domande da fare:
- “Quali convinzioni su me stesso potrebbero limitarmi?”
- “Come posso iniziare a mettere in dubbio pensieri come ‘non valgo abbastanza’?”
Goal: iniziare a modificare schemi mentali bloccanti.
3. Monitorare i tuoi cicli emotivi
Domande da fare:
- “Aiutami a tracciare il mio umore questa settimana.”
- “Che pattern potrei notare nel mio modo di sentirmi ogni giorno?”
Goal: trovare connessioni tra eventi, pensieri ed emozioni.
4. Costruire una narrativa personale positiva
Domande da fare:
- “Come posso raccontare la mia storia mettendo in luce le mie risorse?”
- “Quali momenti di forza ho vissuto che ora dimentico?”
Goal: rafforzare l’autostima e il senso di valore personale.
5. Allenarti a dare significato agli eventi
Domande da fare:
- “Come posso vedere questa difficoltà come un’opportunità di crescita?”
- “Cosa posso imparare da questo momento difficile?”
Goal: favorire una visione più costruttiva della vita.
6. Esplorare i propri valori personali
Domande da fare:
– “Quali sono i valori che guidano le mie scelte?”
– “Mi aiuti a chiarire cosa conta davvero per me nella vita?”
Goal: allineare decisioni e comportamenti ai propri valori più profondi.
7. Allenare l’autocompassione
Domande da fare:
– “Come posso essere più gentile con me stesso in questo momento?”
– “Cosa direi a un amico nella mia stessa situazione?”
Goal: sviluppare un dialogo interno più accogliente e meno critico.
8. Immaginare scenari futuri positivi
Domande da fare:
– “Com’è la mia vita ideale tra un anno?”
– “Quali passi posso fare oggi per avvicinarmi a quella visione?”
Goal: potenziare la motivazione e la visione del futuro.
9. Prepararsi a conversazioni difficili
Domande da fare:
– “Come potrei esprimere ciò che sento senza ferire l’altro?”
– “Mi aiuti a chiarire i miei bisogni prima di parlare?”
Goal: migliorare comunicazione e assertività.
10. Creare rituali di gratitudine e presenza
Domande da fare:
– “Quali tre cose posso apprezzare oggi?”
– “Mi guidi in un piccolo momento di presenza?”
Goal: coltivare benessere e connessione con il presente.
Conclusione
In un mondo dove la tecnologia avanza così rapidamente, credo che strumenti come l’IA possano diventare ottimi alleati nel percorso di conoscenza di sé. Non sostituiranno mai la profondità del lavoro umano, ma possono aiutare a coltivare riflessione, autoconsapevolezza e crescita personale in modo più accessibile e quotidiano.