Alcune persone vivono la realtà come se tutto arrivasse con più forza. I suoni, le parole, le emozioni.
Non riescono a “lasciar correre”, a ignorare, a stare in superficie.
Quello che gli altri filtrano, loro lo assorbono.
Non si tratta di una fragilità, ma di un tratto di personalità.
Una configurazione interna che coinvolge il corpo, la mente e le emozioni.
Vediamola da vicino.
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Le tre forme di sensibilità
1. Sensibilità emotiva
Chi ha questo tipo di sensibilità prova emozioni molto intense, che durano più a lungo e che spesso arrivano tutte insieme.
Hai pianto ascoltando una canzone, anche se non parlava di te? Ti è capitato di sentirti profondamente feritə per un tono di voce, un commento, una sfumatura?
Questo tipo di sensibilità ti fa percepire non solo le tue emozioni, ma anche quelle degli altri.
Spesso entri in empatia senza volerlo.
E questo, alla lunga, può creare un senso di sovraccarico.
2. Sensibilità intellettiva
Qui parliamo di una mente affamata.
Non riesci ad accontentarti delle risposte facili. Vuoi capire, andare a fondo, trovare un senso.
Hai difficoltà nei contesti dove “si fa così e basta”? Ti perdi in mille pensieri, anche quando vorresti solo dormire?
Questa forma di sensibilità ti spinge a pensare, analizzare, collegare.
Ma può diventare anche un ostacolo, se ti porta a rimuginare troppo o a vivere sempre “in testa”.
3. Sensibilità psicomotoria
Il corpo, in questo caso, è il primo canale di espressione.
Parli veloce, ti muovi tanto, hai bisogno di azione.
Ti agiti quando sei sotto pressione, o hai difficoltà a restare fermə.
Quando qualcosa ti tocca, lo senti anche nel corpo: cuore che batte, mani sudate, tensione muscolare.
La tua energia è alta, e può essere una grande risorsa. Ma anche un peso, se non impari a canalizzarla.
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Perché siamo così? Cause possibili
Negli ultimi anni, diversi studi hanno confermato che la sensibilità non è solo una questione psicologica, ma ha una base biologica, genetica e ambientale.
Alcune persone nascono con un sistema nervoso più reattivo, più attento agli stimoli. È scritto nel DNA: si attivano in modo più profondo davanti a ciò che accade, sia in positivo che in negativo.
Ma non è solo genetica. Anche l’ambiente in cui si cresce ha un impatto enorme.
L’esperienza insegna al sistema nervoso come reagire.
Se sei cresciutə in un contesto dove le emozioni non venivano accolte, dove era meglio non “sentire troppo”, potresti aver sviluppato una sensibilità ancora più forte, ma anche più faticosa da gestire.
E poi c’è l’epigenetica: il modo in cui l’ambiente modifica l’espressione genetica.
In pratica, le esperienze non cambiano il tuo DNA, ma influenzano il modo in cui si attiva.
Per esempio, traumi precoci o relazioni instabili possono amplificare la percezione emotiva o renderti iper-vigile anche da adultə.
Sensibilità ed esperienza si intrecciano.
E insieme, creano il modo in cui senti il mondo.
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Quali sfide puoi incontrare
Chi vive una sensibilità elevata non ha solo “più emozioni”. Vive una realtà più densa, più piena.
E questo può portare a difficoltà specifiche:
• Senso di inadeguatezza: ti chiedi spesso “ma sono io che esagero?”, ti vergogni per quanto senti, ti giudichi per non riuscire a “lasciar correre”.
Esempio: esci da una conversazione e ci pensi per giorni, mentre gli altri sembrano aver già dimenticato tutto.
• Confini fragili: tendi a farti carico delle emozioni altrui, ti confondi con gli altri, fai fatica a dire di no.
Esempio: prendi a cuore i problemi di amicə, clientə o partner e ti svuoti per cercare di aiutarli.
• Sovraccarico: tutto arriva forte e veloce, e il sistema si satura.
Esempio: ambienti affollati, rumori, stimoli visivi forti ti stancano più di quanto dovrebbero.
• Solitudine emotiva: è difficile spiegare cosa senti e ancora più difficile trovare chi lo capisce.
Esempio: senti il bisogno di connessioni profonde, ma ti scontri con una cultura superficiale o difensiva.
Non sei esageratə.
Hai solo bisogno di riconoscere che il tuo modo di percepire è diverso.
E imparare a rispettarlo.
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Ciao, sono Elena, dottoressa in psicologia, coach e counselor certificata.
La sensibilità e l’intensità sono il cuore del mio lavoro.
Se senti che vuoi parlarne, la prima sessione è gratuita. Scrivimi