Perché sensibilità e intensità spaventano

Da bambina sentivo tutto. Notavo tensioni, incoerenze, silenzi. E reagivo. Gli adulti si irrigidivano. Cercavano di calmarmi, di “semplificarmi”, di proteggermi dal rischio di sentire troppo. La paura era chiara: se non mi controllavo e non mi adattavo, avrei sofferto. Nel tentativo di aiutarmi, mi hanno insegnato a dubitare del mio sentire. A contenere la […]
![]()
Come pensano gli altri?

Per gran parte della mia vita ho dato per scontato che tutti pensassero come me. Che tutti si facessero mille domande, che tutti vivessero la stessa confusione tra pensieri, emozioni, possibilità. Che tutti cercassero di capire perché fanno quello che fanno, chi sono davvero, cosa significa tutto questo. Non mi sembrava una particolarità. Mi sembrava semplicemente umano. Solo col […]
![]()
Doppiamente eccezionali: quando talento e vulnerabilità convivono nella stessa mente

In psicologia dell’educazione si parla di persone Twice Exceptional — in italiano doppiamente eccezionali — per descrivere chi possiede capacità cognitive molto alte e, allo stesso tempo, una o più difficoltà di apprendimento o di regolazione emotiva. Il termine è stato introdotto negli anni ’90 dalla psicologa americana Linda Silverman, fondatrice del Gifted Development Center di Denver, specializzato nello studio dei bambini […]
![]()
Quando il talento non si vede

Certe persone vengono definite “gifted”, “dotate”, “con un dono”. Io preferisco chiamarle persone con un talento sensibile. Non parlo di quoziente intellettivo o di successo scolastico, ma di una caratteristica del cervello: una combinazione di intensità emotiva e cognitiva. È una forma di sensibilità che percepisce troppo, elabora troppo, e spesso si esaurisce nel tentativo di gestire […]
![]()
Individualismo e alta sensibilità: una combinazione dolorosa

“La vera libertà non è fare ciò che si vuole, ma non dover essere altro da sé per essere accettati.” — Gabor Maté L’individualismo come sistema di disconnessione Viviamo in una società che confonde libertà con isolamento. “Basta contare solo su sé stessi”, “non dipendere da nessuno”, “devi farcela da solo”: frasi che sembrano sagge, […]
![]()
Come la modernità ha trasformato la sensibilità in un problema

In un mondo che misura tutto in velocità, risultati e resistenza, la sensibilità è diventata un problema da risolvere. Eppure, per secoli, chi sentiva di più aveva un ruolo: era la persona che vedeva prima, che collegava, che portava senso. Oggi, chi è empatico o autentico viene spesso percepito come ingenuo, fragile o “fuori luogo”. […]
![]()
Alta sensibilità e invalidazione emotiva: perché le emozioni non sono un difetto

Mi è stato detto che il mio sentire non è valido. Che le emozioni forti sono manipolabili, pericolose, o segno di debolezza. Che chi “sente troppo” rischia di cadere nella propaganda, nelle illusioni, nei pensieri irrazionali. Ma a un certo punto ho capito che non è vero. Non è il sentire il problema. È la […]
![]()
La spinta a diventare sé stessi: quando la crescita non è scelta ma necessità

Ci sono momenti nella vita in cui crescere non è una decisione. È una spinta interna. Qualcosa che non puoi fermare anche se vorresti restare ferm*. Non è ambizione, non è voglia di “migliorarsi”. È come se qualcosa dentro di te dicesse: “Non puoi più fingere.” Questa è la crescita autentica di cui parlava Abraham Maslow, […]
![]()
La vergogna come forma di educazione

La vergogna è una delle prime emozioni che impariamo, ma nessuno ci insegna a riconoscerla. Di solito arriva presto, in famiglia, e prende la forma di uno sguardo, di un tono di voce, di una frase breve che lascia un segno lungo: “Non dire così”, “vergognati”, “non fare figuracce”, “non ti rendi conto che ti […]
![]()
Il mito della felicità costante

Dopo un trauma o una perdita significativa, molte persone pensano che guarire significhi non provare più dolore, non arrabbiarsi mai, non avere più ricadute. Come se la vita sana fosse una vita senza scosse. La verità è che questo è un mito: la felicità costante non esiste. ⸻ Perché dopo un trauma il futuro sembra […]
![]()