Separarsi dalla loro voce: quando capisci che non puoi più essere chi ti hanno insegnato a essere

Separarsi dalla loro voce: quando capisci che non puoi più essere chi ti hanno insegnato a essere

Ci sono persone che non riescono a vedere davvero chi hanno davanti.

Non è sempre cattiveria: è cecità emotiva.

Chi è cresciuto nel giudizio o nella paura non può riconoscere l’emozione negli altri, perché non la riconosce in sé.

Molti di noi sono cresciutə così: con adulti che non sapevano reggere le nostre emozioni, la nostra sensibilità, la nostra intensità.

E allora abbiamo imparato a nasconderci, a diventare gestibili, a leggere ogni segnale per non disturbare.

Tu hai la capacità di non portarti dietro la loro voce

Crescere non significa solo fare cose da adulti.

Significa distinguere: questa voce è mia, questa no.

È capire che non sei obbligatə a ripetere ciò che ti ha ferito.

La loro voce vive ancora nella tua testa — quella che ti dice “stai esagerando”, “non fare così”, “non vali abbastanza”.

Ma tu oggi puoi scegliere di non crederle più.

Puoi imparare a rispondere con una voce diversa, più tua, più vera.

Separarsi da quella voce non è egoismo.

È sopravvivenza emotiva.

Non è perdono obbligato

Separarsi non significa perdonare tutto.

Il perdono imposto è un’altra forma di silenzio.

Puoi scegliere di non odiare, ma anche di non giustificare.

Puoi accettare che hanno fatto il meglio che potevano, e che quel “meglio” non era abbastanza per te.

Fare pace non vuol dire far finta di niente.

Vuol dire smettere di lasciare che la loro voce decida chi sei.

Tu sei questo, loro sono stati quello

Loro sono stati quello che sono stati: con i loro limiti, le loro ferite, la loro storia.

Tu sei chi sente, chi capisce, chi prova a fare pace senza negarsi.

Separarsi dalla loro voce non è disconoscerli.

È riconoscersi.

È dire: “Posso amarli, ma non diventare come loro.”

È un atto di libertà, non di rabbia.

E ogni volta che quella voce torna, ricordati:

non è la tua.

È solo un’eco antica.

La tua voce, invece, la stai ancora imparando a conoscere.

Se senti di vivere ancora dentro quella voce che ti giudica, ti sminuisce o ti confonde, possiamo lavorarci insieme.

Il primo spazio d’ascolto è gratuito: un’ora per capire dove finisci tu e dove iniziano gli altri.

Scrivimi in DM o dal link in bio.

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