La storia inconscia che guida le nostre reazioni

La storia inconscia che guida le nostre reazionii

Nel precedente articolo abbiamo visto come un’emozione possa immagazzinarsi nel corpo, restare viva per anni e riattivarsi quando qualcosa la ricorda. Ma insieme alla sensazione fisica e all’emozione, si forma anche un significato: un’interpretazione su noi stessi e sul mondo. È qui che nasce lo script.

Che cos’è lo script

Nell’Analisi Transazionale, lo script di vita è una narrazione inconscia che iniziamo a costruire nei primi anni di vita. È una sorta di “copione” che ci dice chi siamo, cosa possiamo aspettarci dagli altri e cosa meritiamo. Non lo scriviamo con parole consapevoli: prende forma dalle nostre conclusioni di bambini, basate sulle esperienze ripetute che viviamo. Per esempio, se più volte un bisogno emotivo importante non è stato accolto, il corpo registra il dolore e la mente fissa un messaggio implicito: “Non sono degno di amore.”

In psicologia contemporanea si parla anche di piani di vita o strutture di significato, usando questo modello per riconoscere non solo schemi limitanti ma anche storie di crescita e senso costruite consapevolmente. In questo articolo ci concentriamo su uno script disfunzionale, cioè una storia che limita la libertà di scelta e il benessere emotivo.

Come si manifesta nella vita

Uno script non agisce solo nei momenti grandi o traumatici, ma anche nelle piccole reazioni quotidiane. Da adulti, reagiamo a un evento presente non solo per quello che è, ma per ciò che attiva del nostro copione.

Esempi:

1. Non valgo abbastanza – Da bambino, potrebbe aver ricevuto pochi riconoscimenti per i suoi successi, o essere stato confrontato spesso con fratelli/coetanei. Da adulto, evita sfide o si autosvaluta prima ancora di provarci.

2. Non sono degno di amore – Potrebbe aver vissuto rifiuti emotivi ripetuti o distacco fisico da figure di attaccamento. Da adulto, interpreta una rottura come prova definitiva di quella credenza.

3. Non posso fidarmi – Cresciuto con promesse non mantenute o comportamenti incoerenti da parte degli adulti. Da adulto, mantiene sempre una distanza emotiva nelle relazioni.

4. Devo accontentare tutti per essere accettato – Ha ricevuto approvazione solo quando era “bravo” o si adattava. Da adulto, mette i bisogni altrui prima dei propri e teme il conflitto.

5. Non devo far vedere le mie emozioni – È stato rimproverato o ignorato quando mostrava tristezza o rabbia. Da adulto, reprime ciò che prova e fatica a connettersi emotivamente.

Perché il cervello ha bisogno di una regola interna

Il cervello è progettato per cercare coerenza e prevedibilità. Fin da piccoli, costruiamo schemi mentali che ci aiutano a interpretare e anticipare ciò che succede. È un meccanismo di economia cognitiva: avere una “regola interna” riduce l’incertezza e lo sforzo di elaborazione ogni volta che ci troviamo in una situazione simile. Il problema è che, se quella regola nasce da esperienze dolorose o limitanti, continueremo ad applicarla anche quando non serve più, influenzando le nostre scelte e relazioni.

Lo script come strategia di sopravvivenza

Uno script disfunzionale è nato per proteggerci. Se da bambini non potevamo cambiare l’ambiente o le persone intorno a noi, l’unica strategia era adattarci. Creare una regola interna come “non mostro i miei bisogni” o “non mi fido di nessuno” serviva a ridurre il rischio di provare di nuovo quel dolore. Il problema è che questa strategia, utile allora, diventa un limite oggi: ci fa vivere come se fossimo ancora in quel contesto, anche quando non lo siamo più.

Come riconoscere il tuo script

Riconoscere il vero script può essere complicato e richiede un lavoro di consapevolezza. Un primo passo è notare quando un’emozione nel corpo si accende in modo forte e immediato — come abbiamo visto nell’articolo precedente — e chiedersi: “Qual è la frase che mi verrebbe spontaneo dire a me stesso, in questo momento, anche se suona esagerata o irrazionale?”.

Se senti che questo lavoro richiede uno spazio sicuro e una guida, il mio progetto SOS Boundariesoffre percorsi individuali per esplorare le tue emozioni, capire i tuoi schemi e rafforzare i tuoi confini emotivi.

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