Lo stress e l’ansia fanno parte della vita, ma il nostro benessere dipende dalla capacità di rispondere in modo adeguato a queste sfide. Tuttavia, può accadere che, di fronte a situazioni stressanti, reagiamo con caos emotivo, in particolare se abbiamo vissuto eventi traumatici durante l’infanzia.
Prendiamo il caso di Clara: si sente perennemente sotto stress a causa delle continue critiche del suo compagno. Per cercare di compiacerlo, ha iniziato a frequentare la palestra, ha seguito corsi di cucina e ha persino cambiato il suo modo di vestire secondo i suoi gusti, ma nulla sembrava bastare. Clara è cresciuta con un padre critico e ha adottato lo stesso schema comportamentale di allora: cercare di fare sempre meglio per ottenere approvazione, senza rendersi conto che il problema erano le aspettative irrealistiche del padre e, ora, del compagno.
Lo stress può portarci ad adottare comportamenti disfunzionali, come mangiare troppo o troppo poco, avere disturbi del sonno o ricorrere all’abuso di alcol e droghe. A volte ci preoccupiamo per eventi improbabili, perché il nostro cervello è programmato per evitare di rivivere esperienze dolorose del passato. Per gestire meglio queste preoccupazioni, chiediti:
– Qual è la migliore e la peggiore cosa che potrebbe accadere?
– Posso sopravvivere a questa situazione?
– Quali strategie posso adottare per affrontarla?
LE TRAPPOLE DELLA MENTE
Ecco alcuni errori cognitivi che possono amplificare le preoccupazioni:
– Pensiero in bianco e nero: “Se non entro in quell’università, non avrò nessuna possibilità di diventare un buon avvocato.”
– Visione a tunnel: “Mi sto per sposare, ma riesco solo a pensare che la mia azienda potrebbe chiudere il prossimo anno.”
– Personalizzazione: “Non trovo lavoro perché non sono abbastanza bravo.”
– Attribuzione di colpe: “È tutta colpa delle mie scelte passate. Se lei non avesse agito così, ora non sarei in questa situazione.”
– Overthinking: “E se questa non fosse la scelta giusta? Forse dovrei lasciar perdere. Ma se poi me ne pentissi?”
– Giudizio severo su sé stessi: “Dovrei essere più produttivo, ma continuo a procrastinare. Mio padre diceva sempre che ero pigro.”
Lo stress può portarci a una percezione di scarsità, che può riguardare tempo, denaro, affetti o sicurezza. Studi dimostrano che chi ha vissuto difficoltà economiche, solitudine o deprivazione nell’infanzia può sviluppare un’ossessione per ciò che gli manca.
COME CREARE UNA MENTE POSITIVA
Focalizzarti sulle emozioni positive porta tre benefici essenziali: aiuta a riposarti mentalmente dallo stress, ti incoraggia a esplorare nuove possibilità e amplia la tua capacità di pensiero.
Adottare il giusto atteggiamento è fondamentale:
– Inizia a vedere te stesso come una persona capace di affrontare e superare eventi stressanti.
– Considera lo stress un’esperienza inevitabile e universale.
– Apprezza la risposta del tuo corpo allo stress, ad esempio l’energia extra e la motivazione che può offrirti.
Altri consigli pratici:
– Focalizzati su ciò che hai, anziché su ciò che ti manca.
– Chiarisci le tue priorità.
– Pianifica strategie per evitare decisioni impulsive.
– Accetta rischi ragionevoli.
– Circondati di persone che ti supportano.
CONCLUSIONI
Quando le preoccupazioni prendono il sopravvento, è importante riconoscere la nostra reazione ad esse. Potremmo essere intrappolati in errori cognitivi che ci portano a una valutazione distorta della realtà. Tuttavia, possiamo costruire una mente più resiliente cambiando il modo in cui vediamo noi stessi, gli altri e il mondo. Questo processo richiede tempo e impegno, ma con il supporto di un professionista è possibile ottenere grandi risultati.
Se senti che l’ansia ti sta soffocando e le preoccupazioni non ti danno tregua, contattami.
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