Hai paura di perdere qualcuno… e poi lo perdi davvero

Quando il corpo lo sa, ma la mente lo ignora

Hai mai avuto una di queste sensazioni?

• Ti senti ansiosə anche se “va tutto bene” nella relazione

• Ti sforzi di essere sempre disponibile, presente, comprensivə

• Hai paura che se ti esponi troppo, se chiedi troppo, l’altra persona si allontani

• E intanto senti che dentro qualcosa non ti torna

Poi succede davvero: la persona che avevi paura di perdere, la perdi.

E pensi: “Ma io lo sapevo. Lo sentivo”.

Questo è un vissuto molto più comune di quanto si pensi.

E non è solo sfortuna o “ansia da abbandono”.

Ha a che fare con come ci regoliamo nelle relazioni — con i nostri confini, le nostre ferite, i nostri automatismi.

Quando senti che qualcosa non va, ma lo ignori

Succede spesso così:

Hai paura di essere lasciatə, ma non lo dici.

Hai bisogno di rassicurazione, ma ti convinci che sarebbe “troppo”.

Hai voglia di dire no, ma non vuoi sembrare difficile.

Quindi cosa fai?

Ti adatti. Ti spingi oltre. Ti metti da parte.

Ecco alcuni segnali tipici:

• Accetti cose che in realtà non ti fanno stare bene (come messaggi letti e ignorati, disponibilità a metà, promesse non mantenute)

• Hai sempre più bisogno dell’altro, ma ti vergogni a dirlo

• Ti senti “sempre in difetto” e cerchi di migliorarti per essere accettatə

A quel punto, succede una cosa paradossale: più ti sforzi di trattenere l’altro, più ti perdi.

E spesso, alla fine, lo perdi comunque.

“Lo sapevo”: la voce del corpo che non ascoltiamo

Quella sensazione che avevi… non era immaginazione.

Era il tuo corpo che parlava.

Il nostro sistema nervoso registra segnali anche molto sottili: mancanze, incoerenze, micro-abbandoni.

Lo fa attraverso il battito, la respirazione, la tensione muscolare, l’umore.

Noi però siamo spesso abituatə a zittire tutto questo per rimanere funzionali nella relazione.

Spunto di riflessione:

Ti è mai capitato di sentirti agitato/a anche se non c’era un motivo apparente?

In quei momenti, cosa hai fatto? Ti sei ascoltatə o hai messo a tacere quella voce?

Perché succede?

Questa dinamica affonda le radici spesso in esperienze precedenti:

• relazioni familiari in cui dovevi adattarti per ricevere amore

• relazioni passate in cui non sei statə ascoltatə

• convinzioni profonde come: “se mostro il mio bisogno, verrò rifiutatə”

Nel tempo, questo ci porta a connetterci senza protezione, oppure a proteggerci al punto da non riuscire a connetterci più.

Il risultato?

Viviamo le relazioni come test da superare, invece che come spazi di reciproca autenticità.

Cosa cambierebbe se ascoltassi di più?

Immagina di trattare le tue emozioni non come ostacoli, ma come informazioni preziose.

Se invece di dire “sono troppo sensibile” ti chiedessi:

 “Cosa mi sta dicendo questa paura?”

 “Cosa succederebbe se la condividessi con rispetto?”

“Cosa mi farebbe sentire più centrato/a in questa relazione?”

Forse non salveresti ogni relazione.

Ma salveresti te stessə dall’abbandonarti ogni volta.

 Spunto di riflessione:

Cosa fai di solito quando senti che stai per perdere qualcuno?

Ti avvicini a te stessə… o ti allontani ancora di più?

La perdita a volte è un atto di verità

Non tutte le relazioni sono fatte per durare.

Ma spesso non è la fine che ci distrugge…

È il modo in cui ci siamo persə prima ancora che finisse.

Ecco perché ascoltare il corpo, riconoscere i bisogni, dire la verità anche quando fa paura non è egoismo:

è il primo passo per costruire legami più reali.

E per non vivere più ogni rottura come una conferma di inadeguatezza.

Conclusione – Una nuova possibilità

Se ti riconosci in queste dinamiche, sappi che non sei solə.

E che non devi più scegliere tra te stessə e l’altro.

Il punto non è “non perdere mai nessuno”.

Il punto è non perdere chi sei, anche quando ami.

Questo è il lavoro che porto avanti nel mio progetto: aiutare le persone a riconoscere i propri limiti, ascoltare il corpo, e costruire relazioni che non chiedano di spegnersi per essere accettatə.

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Perché a volte basta una voce diversa per ricordarti che non sei sbagliatə, stai solo imparando a non perderti.

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