Quante volte ti è capitato di dire “sì” a qualcosa, anche se dentro avresti voluto dire “no”? Quante volte hai scelto di non esprimere un bisogno o un’emozione per paura di deludere, per evitare un conflitto o semplicemente per sentirti accettato? Se questa dinamica ti è familiare, non sei solo. Molte persone, spesso senza rendersene conto, si trovano intrappolate in un meccanismo che può avere conseguenze profonde, non solo a livello emotivo, ma anche fisico.
Il legame tra emozioni represse e salute
Il libro When the Body Says No di Gabor Maté è diventato un punto di riferimento per chi studia il rapporto tra mente e corpo. Maté sottolinea come il corpo possa sviluppare malattie quando ignoriamo o reprimiamosentimenti profondi, soprattutto quelli legati al nostro bisogno di affermare limiti e dire “no”. Non si tratta di semplice stress psicologico: c’è una vera e propria connessione neurobiologica che spiega perché certe tensioni interiori si manifestano come disturbi fisici.
Uno studio interessante pubblicato sul Journal of Psychosomatic Research ha evidenziato che la difficoltà a esprimere emozioni negative, come rabbia o disappunto, è associata a un aumento del rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari. Questo succede perché la repressione emotiva mantiene il sistema nervoso in uno stato di allerta cronica, con conseguente aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che danneggia progressivamente il corpo.
Perché è così difficile dire ‘no’?
Le radici di questa difficoltà sono spesso legate al nostro vissuto e all’ambiente in cui siamo cresciuti. Chi ha avuto genitori o figure di riferimento emotivamente distanti, controllanti o incapaci di accogliere i bisogni affettivi, impara presto a silenziare le proprie richieste per mantenere la pace e l’approvazione. Il risultato? Una fatica enorme a riconoscere e affermare i propri limiti in età adulta.
Il timore di perdere relazioni importanti o di essere rifiutati può portare a un adattamento che nel breve termine sembra funzionale, ma che nel lungo periodo diventa insostenibile.
Riconoscere il meccanismo e fare il primo passo
Non è semplice uscire da questo circolo vizioso, ma il primo passo è diventare consapevoli di questi schemi. Imparare a riconoscere quando stiamo negando un bisogno o evitando un conflitto è fondamentale per iniziare a prenderci cura di noi stessi.
Percorsi di counselling e coaching mirano proprio a questo: creare uno spazio sicuro dove esplorare le proprie emozioni, bisogni e confini, senza giudizio, per poi imparare a esprimerli in modo sano e autentico.
Un invito a prendersi cura di sé
Se senti che questa dinamica ti riguarda, sappi che non sei solo e che è possibile cambiare. Il corpo ci parla, e quando non ascoltiamo, rischiamo di pagarne il prezzo. Prendersi il tempo per capire cosa davvero vogliamo e come comunicarlo è un atto di cura e rispetto verso noi stessi.