Mettersi sempre in discussione: come smettere di dubitare di te

Immagina questa scena: Giulia riceve un messaggio dal suo collega Marco. Marco si è arrabbiato, le ha scritto in modo brusco, quasi aggressivo. Giulia si sente male, e invece di pensare “ok, è arrabbiato, ma non per forza è colpa mia”, comincia a chiedersi: “Cosa ho fatto? Ho sbagliato qualcosa? Forse non sono abbastanza precisa, forse avrei dovuto rispondere prima…”

Oppure pensa a Luca, che litiga con la sua amica Sara. Luca si è difeso, ha detto la sua, ma lei ha alzato la voce e ha smesso di rispondere. Luca si mette subito in discussione: “Forse sono stato troppo duro, forse non avrei dovuto dire quella cosa… forse è tutta colpa mia se ora non mi parla”.

Queste sono situazioni comuni per chi ha difficoltà a mettere confini chiari nelle relazioni e tende a mettersi sempre in discussione. Ma cosa significa davvero?

Il problema non è solo il conflitto, è il modo in cui lo vivi

Il punto non è che qualcuno si arrabbi o che ci siano discussioni. Il vero problema è che in quelle situazioni ti senti responsabile in modo eccessivo, come se tutto dipendesse da te, come se la tua pace o il buon esito di una relazione dipendessero solo dal fatto che tu debba “fare la cosa giusta”.

Nel counseling hai uno spazio sicuro per mettere in pausa questa confusione

Ti ritrovi così a cercare continuamente risposte dentro te, a scusarti anche quando non c’è motivo, a farti mille domande su cosa avresti potuto fare diversamente, spesso senza mai trovare pace.

Il percorso di counseling ti offre uno spazio dedicato dove fermarti, osservare quei pensieri che ti mettono in crisi e iniziare a distinguerli dalla realtà. È un’occasione per riflettere insieme su cosa sta succedendo dentro, per capire come e perché ti metti sempre in discussione, e per imparare a creare confini sani che ti aiutino a vivere relazioni più autentiche e meno faticose.

Esempi concreti

Anna riceve un messaggio gelido da un’amica e inizia a pensare di aver fatto qualcosa di male, anche se non sa cosa. Così invia un messaggio per scusarsi, anche se non ha colpa, solo per “tappare il buco” e riavvicinarsi.

Marco accetta richieste al lavoro oltre il suo orario perché ha paura di deludere il capo, anche se è esausto e avrebbe bisogno di dire no. Poi si sente un incapace.

Sara in una discussione familiare evita di esprimere la sua opinione per paura che gli altri si offendano, e poi si sente frustrata e invisibile.

In tutti questi casi c’è la difficoltà a riconoscere dove finisco io e dove cominciano gli altri, e la paura che mettere un limite significhi essere rifiutatə.

Come iniziare a fermare questi pensieri che ti mettono in discussione

1. Fermati un attimo — Quando senti quella voce interna che dice “è colpa mia”, prova a fare un passo indietro. Chiediti: “Sono davvero responsabile al 100%? Quali sono i fatti? Cosa posso controllare davvero?”

2. Riconosci la confusione tra responsabilità e controllo — Prendere responsabilità significa rispondere alle proprie azioni, non controllare come reagiscono gli altri.

3. Metti un confine mentale — Ricorda a te stessə che dire no o esprimere un limite non ti rende cattivə o meno amabile.

4. Prenditi cura di te — Riconosci che il benessere emotivo tuo è importante quanto quello degli altri. Se ti metti sempre in discussione, finisci per esaurirti.

5. Scrivi i tuoi pensieri — Mettere per iscritto le preoccupazioni aiuta a vederle con più chiarezza e a capire quali sono reali e quali sono frutto di una voce critica dentro di te.

6. Prova a parlarne con qualcuno — A volte un confronto esterno, anche con un professionista, aiuta a spezzare il ciclo di dubbi e sensi di colpa.

Mettersi sempre in discussione non è solo un brutto modo di stare con se stessi, ma un ostacolo reale per costruire relazioni sane, dove i confini sono rispettati e l’autenticità può emergere.

Mi chiamo Elena, sono dottorə in psicologia, coach e counselor specializzata in confini sani. Se vuoi lavorare con me per smettere di mettere costantemente in discussione te stessə e imparare a dire no senza sensi di colpa, scrivimi pure in DM. Qui si tratta di prendersi cura di sé, e non sei solə.

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